Affrontiamo la questione burocratica della migrazione insieme all'avvocato Rosa oggi ospite in redazione: Cos'Γ¨ un visto d'ingresso e che prospettive di vita permette ad un migrante? Quali sono e chi si puΓ² rivolgere una domanda di permesso di soggiorno? Cosa succede in caso di diniego? Nel caso di sospensione dell'ordine di allontanamento da parte del TAR quali sono le peculiaritΓ della questura di Bologna?
Musica al ritmo jarocho, barroco mexicano, salsa e diversi tipi di balli messicani.
Musica jarocha pa bailar! Una serata muy movida y zapateada con strumenti folklorici dalla regione del Veracruz!
Il SON JAROCHO Γ¨ una tradizione messicana molto antica che va oltre βla scoperta del continente americanoβ... I viaggi di andata e ritorno dal vecchio al nuovo continente hanno nutrito di colori diversi questa musica e questi passi (ritmi africani e europei come il flamenco si mischiano con i ritmi provenienti dalle tradizioni messicane piΓΉ antiche). Il fandango, la festa jarocha, si balla ritmicamente col zapateado. Donne e maschi ballano i diversi ritmi proposti dai musicisti e le feste ancora oggi durano oltre 48 ore di seguito. Venite a provare il ritmo jarocho, tutti possono ballare, anche coloro che pensano di non saperlo fare!!! Entrata libera, chi entra balla!
Concerto PAUL LOVENS' SPIN
Spin suona una musica nuova che da sempre esiste, ci si dimentica subito che si tratta d'improvvisazione, si direbbe che i musicisti di Spin attingano da un repertorio arcaico che tutti inconsciamente conoscono ma che viene rivelato solo nel momento stesso della percezione. L'ascoltatore crea dentro di sè la musica di Spin, i musicisti propongono solo l'esperienza sonora.
Guy Bettini tromba
Louis Schild basso
Paul Lovens batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Concerto CRISTINA RENZETTI TRIO
Presenteranno in anteprima βOrigem Γ¨ girOβ, un disco registrato interamente a Rio de Janeiro nel quale Cristina interpreta composizioni di diversi autori della βnova guardaβ carioca.
Cristina Renzetti β voce
Giancarlo Bianchetti β chitarra
Marco Frattini β batteria
Nellβambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre β 2 ottobre),
Da Rosarno a NardΓ². Crisi e lotte nellβagricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia lβagricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed Γ¨ strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione Γ¨ da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze piΓΉ interessanti che si occupano di questi temi: lβassociazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtΓ che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a NardΓ² (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di NardΓ²)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nellβambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre β 2 ottobre),
Da Rosarno a NardΓ². Crisi e lotte nellβagricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia lβagricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed Γ¨ strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione Γ¨ da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze piΓΉ interessanti che si occupano di questi temi: lβassociazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtΓ che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a NardΓ² (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di NardΓ²)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nellβambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre β 2 ottobre),
Da Rosarno a NardΓ². Crisi e lotte nellβagricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia lβagricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed Γ¨ strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione Γ¨ da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze piΓΉ interessanti che si occupano di questi temi: lβassociazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtΓ che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a NardΓ² (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di NardΓ²)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nellβambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre β 2 ottobre),
Da Rosarno a NardΓ². Crisi e lotte nellβagricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia lβagricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed Γ¨ strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione Γ¨ da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze piΓΉ interessanti che si occupano di questi temi: lβassociazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtΓ che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a NardΓ² (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di NardΓ²)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nellβambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre β 2 ottobre),
Da Rosarno a NardΓ². Crisi e lotte nellβagricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia lβagricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed Γ¨ strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione Γ¨ da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze piΓΉ interessanti che si occupano di questi temi: lβassociazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtΓ che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a NardΓ² (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di NardΓ²)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Video che racconta la presentazione del volume DENTRO LE GANG. Giovani, migranti e nuovi spazi pubblici (Ombre Corte, Verona, 2009) di L. Queirolo Palmas all interno della rassegna MERYXM all XM24 di Bologna il 19 maggio 2010. Le immagini di copertura sono tratte dal film LA VIDA LOCA di Christian Poveda. I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dell immigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire Γ’bandeΓ’: unΓ’etichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati. Il filo rosso dellΓ’interpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilitΓ , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
A Bologna, in una saletta del centro sociale XM 24, esiste la Scuola di Italiano CON Migranti (S.I.M.). Un luogo dove imparare la lingua italiana ma anche molto di piΓΉ. La scuola Γ¨ anche un luogo dove aprirsi, confrontarsi, conoscersi, socializzare e costruire un processo di crescita insieme; Γ¨ un luogo dove organizzare attivitΓ e parlare dei propri diritti, del proprio status politico-sociale e dove creare interazione tra realtΓ diverse, per provenienza, lingua, cultura. Insegnanti e studenti ci raccontano la propria esperienza all'interno della scuola ed il percorso che hanno svolto durante l'anno 2009/2010.
Presentazione del libro
βIL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimentiβ
(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
βIL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimentiβ
(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
βIL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimentiβ
(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
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Presentazione del libro
βIL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimentiβ
(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
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Presentazione del libro
βIL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimentiβ
(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
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(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
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Presentazione del libro
βIL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimentiβ
(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
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Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Presentazione e dibattito su Ge.M.IC., un progetto di ricerca transnazionale finanziato dallβUnione Europea. Tre team di ricerca hanno affrontato il tema degli spazi urbani dal punto di vista dei migranti a Bologna, Atene e Barcellona. Tre cittΓ , tre quartieri, molte storie. Nella serata saranno presentati i principali risultati della ricerca a partire dalla condizione migrante a Bologna e nella Bolognina.
Γ un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. Lβensemble comprende alcuni dei musicisti piΓΉ significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni β90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonoritΓ e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dellβottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e lβinserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacitΓ di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Γ un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. Lβensemble comprende alcuni dei musicisti piΓΉ significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni β90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonoritΓ e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dellβottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e lβinserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacitΓ di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Γ un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. Lβensemble comprende alcuni dei musicisti piΓΉ significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni β90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonoritΓ e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dellβottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e lβinserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacitΓ di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Γ un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. Lβensemble comprende alcuni dei musicisti piΓΉ significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni β90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonoritΓ e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dellβottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e lβinserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacitΓ di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Γ un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. Lβensemble comprende alcuni dei musicisti piΓΉ significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni β90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonoritΓ e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dellβottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e lβinserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacitΓ di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Γ un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. Lβensemble comprende alcuni dei musicisti piΓΉ significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni β90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonoritΓ e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dellβottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e lβinserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacitΓ di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Γ un ottetto costituito da due quartetti speculari che interagiscono tramite processi prevalentemente improvvisativi. Lβensemble comprende alcuni dei musicisti piΓΉ significativi della scena avant-jazz e sperimentale emersa in Italia a partire dagli anni β90, in una commistione eterogenea fra generazioni, sonoritΓ e approcci. Dal free jazz alla sperimentazione radicale caratteristica dello scenario europeo, la performance dellβottetto si sviluppa con la costruzione in itinere di strutture informali e lβinserzione di elementi compositivi estemporanei o predeterminati, affidate a una capacitΓ di intesa e di linguaggio maturate nelle numerose collaborazioni fra i musicisti coinvolti in questo singolare progetto.
Gabriele Di Giulio: sax tenore
Edoardo Marraffa: sax tenore e sopranino
Massimiliano Amatruda: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Nicola Guazzaloca: pianoforte/sintetizzatore/piano elettrico
Luca Bernard: contrabbasso/basso elettrico
Salvatore Lauriola: contrabbasso/basso elettrico
Marco Frattini: batteria
Gaetano Alfonsi: batteria
Presentazione del libro
βIL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimentiβ
(Infinito Edizioni, 2010)
con lβautore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (UniversitΓ di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
SantβAgostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsioneβ¦
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualitΓ che vi farΓ trattenere il fiato dalla prima allβultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre piΓΉ blindato dalla paura dellβaltro.
βA noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtΓ . Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come lβEritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che lβItalia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Fasoβ.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dellβimmigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire βbandeβ: unβetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati.
Il filo rosso dellβinterpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilitΓ , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dellβimmigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire βbandeβ: unβetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati.
Il filo rosso dellβinterpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilitΓ , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dellβimmigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire βbandeβ: unβetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati.
Il filo rosso dellβinterpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilitΓ , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dellβimmigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire βbandeβ: unβetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati.
Il filo rosso dellβinterpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilitΓ , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dellβimmigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire βbandeβ: unβetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati.
Il filo rosso dellβinterpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilitΓ , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dellβimmigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire βbandeβ: unβetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati.
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Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)
I saggi raccolti in questo volume esplorano il mondo subalterno dei figli dellβimmigrazione attraverso un lungo lavoro di ricerca condotto in diversi contesti urbani a contatto diretto con quelle aggregazioni giovanili che i media sono soliti definire βbandeβ: unβetichetta stigmatizzante che riflette la produzione di panico nei confronti delle pratiche di visibilitΓ e socialitΓ di strada dei giovani immigrati.
Il filo rosso dellβinterpretazione risiede nel protagonismo individuale e collettivo dei giovani incontrati nel corso della ricerca. Non si tratta di nude vite, rinchiuse in un universo di impossibilitΓ , quanto piuttosto di vite attive, capaci di produrre in modo creativo, pubblicamente, visibilmente, forme e luoghi di presenza e di resistenza.
Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)
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Intervengono L. Queirolo Palmas e Paolo Languasco (Centro sociale Zapata)